Il tema delle telecamere di videosorveglianza all’interno di asili nidi, scuole materne, strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, ha tenuto il dibattito aperto per molti anni.
La presenza, in questi luoghi, di minori, di persone non
autosufficienti e in condizioni di disagio fisico e psichico, ha sempre
posto importanti interrogativi dal punto di vista della privacy e della
riservatezza. Al punto che, fino ad oggi, l’installazione di sistemi di videosorveglianza
in questi contesti ha sempre interessato casi isolati, supportati da
prove concrete e documentate di violenze da parte del personale.
Ma i sempre più frequenti episodi di abusi e maltrattamenti ai danni di chi è debole e indifeso perché bambino, anziano o disabile, hanno portato a una decisione netta.
Installazione telecamere negli asili, strutture per anziani e disabili: cosa prevede il decreto Sblocca Cantieri
La svolta risale allo scorso maggio, quando le Commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato hanno approvato un emendamento al decreto Sblocca Cantieri che prevede un fondo per finanziare l’installazione di telecamere di videosorveglianza negli asili e nelle strutture socio-sanitarie e assistenziali per anziani e disabili.
L’obiettivo principe è monitorare i comportamenti e le condotte di educatrici, maestre, infermieri
e, più in generale, del personale sanitario, spesso attori di
maltrattamenti fisici e psicologici ai danni di bambini, anziani e
persone con disabilità, incapaci di difendersi e di chiedere aiuto.
Il fondo prevede, per il 2019, 5 milioni di euro e, per l’arco di
tempo che va dal 2020 al 2024, 15 milioni di euro per asili e scuole
materne.
Altrettanti ne vengono stanziati per fornire gli stessi strumenti
alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e
disabili.
Telecamere negli asili, strutture per anziani e disabili: cosa prevede il disegno di Legge n. 264
Sempre lo scorso maggio, il Senato ha preso in esame il disegno di Legge n. 264, contenente “Norme
in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole
dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per
anziani, disabili e minori in situazioni di disagio”. Cosa prevede, nel dettaglio, il disegno di Legge?
Gli articoli 1 e 2 sanciscono la possibilità, per
asili nido, scuole dell’infanzia e strutture socio-assistenziali per
anziani, disabili e minori in situazioni di disagio, di dotarsi di telecamere criptate a circuito chiuso.
Che cosa significa? Che, per proteggere la privacy di chi si trova in queste strutture, alle immagini registrate viene attribuito un particolare codice, in modo da renderle visibili solo a chi possiede le credenziali e a chi ne ha diritto.
Un altro vantaggio del criptaggio delle immagini sta nel fatto che possono essere conservate per un tempo più lungo rispetto a quello normalmente imposto dal Garante della Privacy, con la conseguente possibilità di acquisirle anche quando le denunce vengono fatte a distanza di tempo.
Sempre gli articoli 1 e 2 stabiliscono anche che le registrazioni del sistema di videosorveglianza siano visionabili esclusivamente da parte di Polizia, Magistratura e Forze dell’Ordine in generale e solo dietro regolare denuncia di reato.
L’articolo 3, in particolare, impone che tutte le immagini riprese vengano automaticamente cifrate al momento dell’acquisizione,
già all’interno delle stesse telecamere e che il flusso in uscita dei
dati video cifrati venga trasmesso esclusivamente via cavo Ethernet o
con soluzione wi-fi cifrata a un server interno non configurato per la
connessione Internet, in modo da proteggere tutte le immagini riprese e garantire la privacy di minori, anziani e disabili anche in caso di eventuali attacchi informatici provenienti dall’esterno.
In sintesi, la visione in chiaro delle immagini registrate all’interno di asili, strutture per anziani e disabili è impedita a tutti, con la sola eccezione delle Autorità inquirenti.
Valgono sempre e comunque i due adempimenti previsti dal Provvedimento del Garante della Privacy del 2010: il primo riguarda l’area inquadrata dalle telecamere, il secondo l’informativa sulla privacy mediante il cartello “Area videosorvegliata”.
Il primo prevede che le telecamere installate all’interno delle
citate strutture non vadano a riprendere, attraverso finestre e altre
aperture, l’esterno e, dunque, strade, altri edifici e passanti.
Sempre d’obbligo è il cartello che informa che la struttura è
videosorvegliata, il quale va posto prima che si entri all’interno della
zona soggetta a riprese video.
Videosorveglianza negli asili, strutture per anziani e disabili: la normativa per la privacy dei lavoratori
Definite le misure per tutelare la privacy e la riservatezza di minori, anziani e disabili, è anche necessario garantire la privacy di tutti coloro che, in queste strutture, svolgono regolare attività lavorativa.
Sia l’emendamento approvato sia il disegno di Legge che si sta
discutendo in Senato non prevedono l’obbligo di installare le telecamere
all’interno delle strutture citate, ma solo la possibilità di farlo. E
sempre previo accordo collettivo con i rappresentanti sindacali oppure, laddove questi non siano presenti o in caso di mancato accordo, previa esplicita autorizzazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Quanto prescritto dagli articoli 1, 2 e 3 del disegno di Legge n. 264
sul criptaggio delle immagini registrate e sulla cifratura, è anche garanzia di protezione delle immagini che ritraggono i dipendenti
degli asili e dei centri per anziani e disabili. Immagini visibili solo
alle Autorità giudiziarie, qualora abbiano ricevuto segnalazioni o
denunce, e non accessibili da parte di responsabili/direttori e manager
delle strutture.
Videosorveglianza negli asili, strutture per anziani e disabili: la situazione a ottobre 2019
Ad ogni modo, ad oggi, 2 ottobre 2019, il disegno di Legge n. 264 non è ancora stato approvato in via definitiva. È passato alla Camera ed è stato trasmesso al Senato, dove è fermo presso la Commissione Affari Costituzionali.
Sul disegno di Legge, inoltre, si attende anche il parere della
Commissione Cultura. Insomma, l’emendamento al decreto Sblocca Cantieri è
stato approvato e i fondi per finanziare l’installazione di telecamere
di videosorveglianza negli asili e nelle strutture socio-sanitarie e
assistenziali per anziani e disabili sono stati stanziati, ma la Legge è
in ritardo. Attendiamo, dunque, sviluppi ed evoluzioni.
Fonte:
https://www.lumi4innovation.it/sicurezza/telecamere-asili-strutture-anziani-disabili-legge/